Stile: Harmony
Ingredienti:
30ml - Tequila
q.b - Sale
q.b. - Limone
Procedimento:
Forse erano le fossette. Si stava chiedendo Jack aspettandola.
Occhi verdi e mai fermi come i prati di Emily Dickinson che ti inchiodavano con il loro desiderio di libertà, capelli lungi e morbidi come una cascata al tramonto, una spruzzata di lentiggini che parevano una costellazione nel mare candido del suo incarnato ed un naso impertinente in cui rivedeva la bambina che era stata e, sotto sotto, era ancora.
Ma erano fossette che rendevano il tutto semplicemente incredibile e irrinunciabile. Quando sorrideva, quando si arrabbiava, quando sbadigliava…quando semplicemente era lei.
Mary entrò nel locale, lo salutò e si avvicinò al tavolo.
Jack si alzò e le scostò la sedia per farla sedere.
Occhi neri e profondi come un mare di notte, un colorito olivastro che le dava sempre il calore di terre esotice, un fisico ben scolpito che però lui non ostentava come tutti gli altri e un sorriso che sapeva farle cambiare umore appena lo vedeva.
E poi quella cicatrice sul collo taurino. Doveva ammetterlo la eccitava: nella banale monotonia dei fighetti della City, Jack era un’eccezione e quella cicatrice parlava di un passato diverso, come se lui fosse lì ma non appartenesse a quel mondo. La stessa sensazione che aveva avuto lei dal primo giorno che era arrivata e non le si era più tolta di dosso.
“Sono contento che sei qui Mary”
“Sai bene cosa ti costerà! Dai io ci sono, tocca a te!”
“Ma non aspetti neppure a ordinare? Davvero vuoi sapere la storia di questa cicatrice?”
“Si! I patti erano questi: avanti spara!”
“Ok, ma ti avverto non è nulla di edificante”
“Lascia giudicare me”
“Allora, avrò avuto 15 anni. Ero con amici in un bar di periferia, un postaccio. Iniziammo a bere come si beve a quell’età più per dimostrare di essere grandi e forti e….stupidi. Bevevamo tequila, sale e limone…”
“Cos’è?”
“Beh è quello che dice il nome: prima un bicchiere di tequila, poi del sale e poi succhi uno spicchio di limone. Tutto alla goccia, tutto tappandoti il naso”
“Perché…”
“Per non sentire lo schifo che fa la tequila scadente che ti danno."
"Non pare il modo più intelligente di bere..."
"No non lo era e infatti ci ubriacammo. I miei amici persero il controllo e iniziarono a molestare delle ragazze lì vicino. Io, sconfessando il gruppo, intervenni in loro difesa e mi presi una bottiglia rotta sul collo. Fine della storia. E fine anche di quella vita…mi trasferì a Londra da mia zia una settimana dopo”
“Cavolo…”
In quel momento arrivò il cameriere per le ordinazioni.
“Due tequila sale e limone!”
“Mary…”
“A volte è bello perdere un po' il controllo no? E poi ora sono curiosa” rispose lei arricciando il naso come un felino e non sai se farà le fusa o ti attaccherà. Forse, in questo caso, entrambe.